“Loop” è un’iniziativa #zerowaste lanciata da Carrefour nel 2019 in collaborazione con aziende internazionali di beni di consumo alimentare (Nestlé, Unilever, Coca-Cola, Pantene, Oral-B, ecc.) e coordinata da TerraCycle, specialista del riciclo degli imballaggi.
Di cosa si tratta?
“Loop” prevede un’alternativa ai packaging usa e getta con l’obiettivo di ridurre gli sprechi e l’utilizzo della plastica da parte dei consumatori. È un progetto “green”, quindi, che ragiona privilegiando la salute del consumatore e il benessere ambientale. Ma soprattutto, per invogliare i consumatori a comprare gli imballaggi “Loop”, i prodotti si acquistano principalmente online: in questo modo si assicurano ottime prestazioni da parte dei rivenditori, i quali agevolano gli acquirenti a livello di comodità per mezzo delle soluzioni e-commerce.
Come è nato il progetto?
Il negozio Montesson Carrefour è stato il primo degli ipermercati del Gruppo a disporre di un angolo Loop, a riprova della fiducia che Carrefour ripone in questa soluzione innovativa. Tra tutti gli attori del settore retail, Carrefour è uno dei più impegnati nella tutela dell’ambiente. E Loop, che combina economia circolare, sistema di deposito e imballaggi riutilizzabili, rafforza la sua strategia di riduzione degli imballaggi e di eliminazione della plastica. Dal 2017, Carrefour ha eliminato 6154 tonnellate di imballaggi dai suoi prodotti. E si è posta l’obiettivo di eliminare le 20.000 tonnellate entro il 2025, di cui 15.000 saranno di plastica. Da qui alla fine del 2025, Carrefour vuole che 500 dei suoi negozi abbiano imballaggi totalmente riutilizzabili.
“Loop”: come funziona e da dove deriva la sua efficienza?
I contenitori sono progettati principalmente in vetro e in acciaio inossidabile. Il punto di forza, ovviamente, è che gli imballaggi possono essere riciclati infinitamente una volta che il prodotto è terminato. Quando acquistano il prodotto, i consumatori pagano un deposito che viene rimborsato ogni volta che restituiscono la confezione, la quale viene direttamente prelevata a casa loro dal corriere. Il contenitore viene pulito e sterilizzato, riempito nuovamente con il prodotto desiderato, e rispedito in nuove cassette a casa del consumatore.
Qual è l’aspirazione futura?
Simon Packaging, presidente di PepsiCo Global Snacks Group, ha sostenuto che i formati di packaging di PepsiCo sono contenitori “Quaker” in acciaio inossidabile e rifiniti con una chiusura push-on ad attrito per conservare la freschezza del prodotto. I consumatori sembrano apprezzare questo tipo di packaging, sia per la sua praticità che per la sua eleganza. Per non parlare dell’efficienza del servizio porta a porta. L’intenzione sarebbe quella di arrivare a un sistema simile anche per i prodotti acquistabili nei supermercati. La fattibilità dipende chiaramente dagli sforzi delle aziende e dai vantaggi riscontrati sull’economia circolare, ma, soprattutto, il vero successo dipende dai consumatori stessi.
Scegliendo il vetro oggi si sceglie la sostenibilità per il domani
Scarlette Elizee si è resa conto che salute e protezione ambientale sono i principi che guidano le decisioni dei consumatori, i quali ragionano sempre più in termini etici. Questo progetto è volto a incrementare le campagne di educazione alla sostenibilità, sia nelle case degli acquirenti, sia negli store fisici. “Continueremo a lavorare su questa linea avanzando nuovi progetti basati sul riciclo dei materiali, e soprattutto del vetro. Questo perché i consumatori stessi sono i primi ad abbracciare questa filosofia di vita sana ed etica”.