Più 11% rispetto al 2016 e in Italia addirittura il 96% dei consumatori lo raccomanda (erano l’88% nel 2016). L’effetto vetro in una ricerca condotta da InSites per conto di FEVE su oltre 10.000 consumatori in 13 Paesi Europei. Decisioni di acquisto sempre più guidate da riciclabilità e da considerazioni di tipo ambientale
Il vetro continua a scalare posizioni nei gusti dei consumatori europei ed italiani. Oltre 9 europei su 10 (91%) raccomandano il vetro come miglior contenitore per conservare cibi e bevande, un incremento dell’11% rispetto al 2016, e in Italia sono addirittura il 96%, 3 anni fa erano l’88%. Le ragioni di questa scelta? L’elevata riciclabilità del vetro, la crescente consapevolezza del consumatore rispetto alle sue credenziali ambientali, le maggiori garanzie che offrono i contenitori in vetro per la sicurezza alimentare.
La popolarità del vetro è documentata da una ricerca indipendente di InSites, condotta su oltre 10.000 consumatori in 13 Paesi Europei, commissionata da Friends of Glass e FEVE, la Federazione Europea dei Contenitori in Vetro, che rivela che le persone stanno acquistando sempre più vetro: la metà dei consumatori, infatti, compra oggi più prodotti confezionati in vetro di quanto non facesse 3 anni fa.
“I dati del sondaggio – ha osservato Marco Ravasi, Presidente della sezione vetro cavo di Assovetro – dimostrano che i consumatori nelle loro scelte di acquisto sono guidati da due obiettivi: la sostenibilità e la tutela dell’ambiente, diventati oggi ancora più importanti per assicurare una ripresa green nel dopo emergenza Covid-19. Il vetro riciclabile al 100% e esempio di circolarità rappresenta al meglio queste esigenze e queste aspettative per un futuro a prova di ambiente”.
La sostenibilità è importante per i consumatori
Secondo il sondaggio, l’impatto ambientale degli imballaggi è visto come un fattore decisivo negli acquisti di alimenti e bevande, con la maggior parte dei consumatori (3 su 4) “fortemente preoccupati” per i rifiuti da contenitori per alimenti e 1 intervistato su 3 che lo citano come la loro considerazione più importante al momento della scelta di acquisto. Allo stesso tempo, il 46% degli europei afferma di aver ridotto in modo significativo il consumo di plastica per prevenire i rifiuti nell’ambiente.
Il vetro si classifica costantemente come il materiale da imballaggio più ecologico: si distingue soprattutto per rispondere adeguatamente alla contaminazione e alle problematiche ambientali, in particolare quando si tratta di evitare i rifiuti alimentari (vetro classificato come il migliore nella categoria dal 43% degli intervistati), prevenendo i rifiuti di imballaggio (del 43% degli intervistati) e la lotta ai cambiamenti climatici (del 48% degli intervistati). Il sondaggio esamina anche i motivi per cui gli italiani scelgono vetro: per la sua riciclabilità (42%), per la sicurezza alimentare (34%), per il minor impatto ambientale (31%),
Dalla ricerca emerge anche che la maggioranza dei consumatori ricicla i propri imballaggi di vetro (l’84% degli europei raccoglie il vetro separatamente per il riciclo) con un record in Italia con il 90% dei consumatori. Gli italiani sono anche molto ben informati sul fatto di dover smaltire separatamente tappi e coperchi, soprattutto quelli di plastica e sughero per l’85% (la media europea è al di sotto dell’80%). Portare il vetro usato nelle campane è considerato il metodo di smaltimento più conveniente in tutta Europa. Inoltre, 2 consumatori su 5 scelgono attivamente il vetro rispetto ad altri materiali da imballaggio proprio perché lo vedono come più riciclabile rispetto a qualunque altro materiale.
Un passo nella giusta direzione verso una Economia Circolare
Tutti questi numeri segnano un passo nella giusta direzione verso un’economia circolare in Europa e il raggiungimento di importanti obiettivi di sostenibilità, come un tasso reale di riciclo del vetro del 70% entro il 2025 e del 75% entro il 2030 per ciascun Paese.
Nel 2019 l’Italia ha raggiunto il 77,3% di tasso di riciclo, superando già oggi gli obiettivi europei contenuti nel pacchetto economia circolari fissati al 2030, pari al 75%.
Allo stesso tempo, i risultati del sondaggio evidenziano che molti consumatori apprezzerebbero campane di raccolta più vicine (1 consumatore su 3 sia in Italia sia a livello europeo) e istruzioni più chiare sul riciclaggio del vetro: in Italia questa esigenza è sentita da ben il 98% degli intervistati.
A tal fine, l’industria del vetro sta per lanciare “Close the Glass Loop“, una piattaforma industriale europea per aumentare la quantità e la qualità del vetro riciclato stabilendo un programma di gestione dei materiali che porterà a una maggiore raccolta post-consumo e in un vero riciclo “da bottiglia a bottiglia”. Ciò include gli sforzi dell’industria e delle municipalità per stabilire reti di raccolta separate, insieme a strumenti di comunicazione per coinvolgere i cittadini nella separazione e nella raccolta dei rifiuti di vetro per il riciclo.
“E’ incoraggiante vedere – ha dichiarato Michael Delle Selve, Senior Communications Manager di FEVE, commentando i dati del sondaggio – che non solo il riciclo del vetro è in aumento in Europa, con un tasso di raccolta del 76%, ma i vantaggi dell’imballaggio e del riciclo del vetro sono fortemente in risonanza con i consumatori. La nostra ambizione è raggiungere sia un tasso di raccolta del 90% entro il 2030, sia un riciclo completo degli imballaggi di vetro raccolti, in modo che le persone non si limitino a riciclare, ma a riciclare di più e meglio”.