Mercoledì 4 maggio, Cibus International Food Exhibition ha tenuto l’importante Convegno di Assovetro in cui si è parlato a lungo del sistema alimentare e, ovviamente, del ruolo dei packaging all’interno di esso.
Innanzitutto, gli esperti hanno lodato il ruolo di Cibus come “casa storica” dell’eccellenza del cibo italiano. Nonché quello della provincia di Parma, luogo in cui si tiene la Fiera di Cibus, all’interno settore del vetro. Anche questa volta, infatti, Parma si è dimostrata un polo cruciale nel favorire il confronto tra i diversi esperti che lavorano in questa industria. E specialmente tra quelli che lavorano nell’industria del packaging alimentare, i quali, in questi tempi, hanno davvero molto da dire.
Pressioni per una maggiore produzione di packaging di qualità
Non stupisce che gli interventi abbiano insistito particolarmente sulle qualità del vetro, materiale sempre più insostituibile agli occhi dei cittadini e dei consumatori in termini di conservazione di alimenti e bevande. I consumatori, infatti, sempre più attenti alla propria salute, alle pratiche alimentari corrette, e più consapevoli riguardo alla sostenibilità, considerano il vetro come il materiale più sano di tutti. Basti pensare al fatto che, grazie alla sua inerzia, il vetro è l’unico imballaggio che funziona come vero isolante per la preservazione ottimale del suo contenuto.
Ma non solo. Ultimamente la consapevolezza da parte dei consumatori riguardo alla sanità delle pratiche alimentari sembra accentuarsi. Di conseguenza, non sono poche le pressioni che gli stessi cittadini avanzano per sensibilizzare le aziende sulla produzione di packaging di qualità. Al riguardo, Marco Ravasi, presidente della sezione vetro cavo di Assovetro, ha sottolineato che il 62% degli italiani evita cibo conservato in packaging che non siano di vetro. E che il 53% della popolazione ritiene che il vetro sia la migliore soluzione di packaging contro il rischio di contaminazione alimentare. Tutto ciò, è ovvio, spinge sempre più le persone ad avvicinarsi al materiale più sicuro che ci sia. Non a caso, il 96% degli italiani raccomanda il vetro come il miglior contenitore da adoperare.
Perché confidare nel vetro?
Unicità e qualità
Queste parole vanno di pari passo specialmente quando parliamo di noi italiani, sempre attenti al bello, al raffinato, e all’estetica elegante. Sappiamo che il vetro è in grado di donarci tutto ciò. E che, oltre a un design impeccabile, questo materiale spicca tra gli altri per la sostenibilità che è in grado di garantire. Noi italiani, infatti, siamo molto più propensi rispetto ad altri paesi europei a conciliare il design di lusso delle bottiglie di vetro e la qualità dei prodotti. Basti pensare alle nostre esportazioni internazionali dei profumi, dell’olio e del vino.
Naturalità e sicurezza
Due termini che sono inseparabili quando si parla di vetro. Ormai è arcinoto il fatto che il vetro è realizzato con materiali del tutto naturali. Per di più, per quanto riguarda la nostra industria, si registra che l’81% delle materie che compongono il vetro viene estratto direttamente del nostro territorio nazionale. Analogamente, se il vetro è naturale allora è anche sano, sicuro ed etico in termini di consumo. Questo perché è appurato che non vi è alcun interscambio chimico-fisico tra contenuto e imballaggio in vetro. È un materiale che offre una barriera perfettamente sicura. Non stupisce, infatti, che il vetro è il materiale più utilizzato per l’alimentazione per i bambini e nel settore farmaceutico.
Riusabilità
Il vetro è infinitamente riciclabile e quindi riutilizzabile. Tuttavia, si potrebbe far ancor meglio potenziando i funzionamenti interni dell’economia circolare affinché ci sia maggiore circolarità del vetro all’interno di essa. Molto spesso, infatti, il vetro non si riesce a recuperare completamente e negli ultimi tempi si sta facendo viva una forte pressione, anche politica, sul tema. Anche per quanto riguarda il corretto smaltimento nei punti di raccolta in termini di colore delle bottiglie, barattoli e vasetti.
Un po’ di statistiche
Stando alla seguente tabella, in cui sono state registrate le opinioni e le percezioni dei consumatori sulla qualità della plastica, del vetro, del tetrapak e dell’alluminio, è chiaro che il vetro sormonta tutti gli altri materiali. Da una scala da 1 a 10, in termini di assenzo e dissenso, e quindi di apprezzamento, il vetro si rivela infatti l’imballaggio più sostenibile tra gli altri, il più intimo amico dell’ambiente. È quello che può essere riciclato al meglio, senza perdita di qualità dopo il suo utilizzo. Non solo: oltre ad essere raffinato, il vetro permette, grazie alla sua trasparenza, di vedere chiaramente ciò che è contenuto in esso. Ovvietà? No. Etica.
Cosa dice la letteratura sul vetro? La prospettiva della domanda
È dimostrato il fatto che i consumatori analizzano attentamente i diversi componenti del packaging durante la fase di acquisto. Studiano, infatti, non solo gli aspetti informativi, ma anche quelli funzionali. L’etichetta, quindi, assume sempre maggiore rilevanza in ragione delle scelte nutrizionali dei consumatori. Su questa prospettiva, la crescente sensibilità dei cittadini nei confronti della sostenibilità si traduce in una grande attenzione alle modalità di raccolta e di riciclo degli imballaggi in vetro.
Sicuramente noi siamo tra i più virtuosi di Europa in termini di recupero e riciclo del vetro. Noi italiani recuperiamo l’89% di tutto il vetro messo in circolazione, il quale va a finire nei forni per il nuovo trattamento. Al riguardo, in vista dell’arrivo di nuovi forni grazie alla collaborazione con l’industria francese, l’intento è quello di potenziare l’efficienza del settore energetico per una maggiore transizione verde. Sia in termini di produzione del vetro, di sostenibilità ambientale e di investimenti “green” su impianti e macchinari.
Nel frattempo, continuiamo a stare al fianco di questo fantastico materiale. Come? Acquistando il vetro e continuando a mantenere alta l’attenzione sulla dimensione sostenibile dei packaging, per un futuro migliore, per un’economia circolare del tutto verde. Per ulteriori approfondimenti su Cibus e sulla fiera agroalimentare italiana, consultate cibus.it!