Oggigiorno, la difficile condizione ambientale in cui ci troviamo, ci impone di fare delle scelte finalizzate ad adottare uno stile di vita più sostenibile, ovvero che ci permetta di godere di un benessere costante ma che, al contempo, rispetti l’ambiente che ci circonda.
Ma in che modo si può condurre uno stile di vita sostenibile? È davvero così difficoltoso come si pensa? E soprattutto: cosa significa?
Innanzitutto, il termine Sostenibilità indica una condizione di sviluppo che sia in grado di soddisfare i bisogni della generazione attuale, ma che allo stesso tempo non leda la possibilità delle generazioni future di fare lo stesso.
Questo termine molto spesso si ricollega agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, una serie di 17 obiettivi nel quale si elencano delle problematiche sulle quali, secondo tutti gli stati membri delle Nazioni Unite, si deve ancora lavorare a fondo per trovare delle soluzioni.
Gli obiettivi si occupano di numerosi argomenti, che vanno dalle questioni riguardanti la guerra, al raggiungimento dell’uguaglianza di genere e alla necessità di ridurre l’inquinamento.
Questi obiettivi vogliono far nascere degli spunti di riflessione in ognuno di noi e portarci ad agire, come ad esempio “In che modo sto intaccando il futuro? Sto veramente creando danni irreparabili? Cosa posso fare per cambiare le cose nel mio piccolo?”
Riflettere sull’impatto che le nostre scelte possono causare sull’ambiente e sulla nostra salute rappresenta un primo importantissimo passo per poi passare ad azioni concrete, tutti i giorni. Degli esempi potrebbero essere: preferire bottiglie e vasetti di vetro al posto della plastica, fare la raccolta differenziata, evitare di gettare rifiuti a terra, evitare l’acquisto di prodotti monouso e acquistare capi di abbigliamento provenienti dalla moda sostenibile.
Dunque, riciclare, così come riutilizzare, non sprecare e non inquinare, sono buone pratiche che tutti dovremmo imparare per noi stessi e il mondo che ci circonda.
E l’utilizzo del vetro nella nostra quotidianità non può che essere parte integrante di tutte queste abitudini, grazie alle qualità e proprietà che lo rendono un materiale unico e amico dell’ambiente.
Infatti, il vetro, in quanto a sostenibilità, non ha rivali: è composto da sabbia, carbonato di sodio e carbonato di calcio, tutte materie prime che si trovano in natura. Ciò fa sì che l’impatto ambientale del vetro sia sostanzialmente nullo poiché non rilascia nell’ambiente sostanze chimiche nocive.
I contenitori e le bottiglie di vetro sono 100% riciclabili e per un numero infinito di volte, caratteristica unica che permette di produrre nuovi contenitori dalle stesse identiche qualità, sia in termini di gusto che di conservazione della qualità. L’inerzia e l’impermeabilità del vetro sono perfettamente garantiti anche negli stessi contenitori ottenuti con materiale riciclato, così come l’igienicità e la sicurezza alimentare.
Il vetro può, dunque, essere considerato a tutti gli effetti un materiale permanente, in grado di realizzare, alla perfezione, il concetto di economia circolare. È a partire da queste considerazioni che dovremmo prendere consapevolezza dell’importanza dei nostri piccoli gesti quotidiani. Se ognuno di noi acquistasse anche un solo prodotto di vetro in più a settimana, si avrebbe un impatto positivo sulla salute del nostro pianeta. Ma anche sulla nostra salute perché il vetro non interferisce con il suo contenuto, mantenendo inalterati odori e sapori. Pertanto, i prodotti vengono conservati in modo sicuro e più a lungo anche quando vengono aperti, aiutando ad evitare sprechi alimentari. Non a caso i prodotti alimentari di alta gamma sono conservati e venduti in vetro.
Scegliere di portare il vetro a tavola non può che essere una scelta positiva e dagli innumerevoli vantaggi. Anche perché, una volta acquistato un contenitore di vetro, questo avrà una vita pressoché infinita, sia che trovi un nuovo utilizzo nelle nostre case o che venga riciclato. Il vetro usato non è considerato un rifiuto ma una risorsa in quanto può essere riciclato al 100% invece di finire in discarica.
In questa cornice si inserisce il progetto Close The Glass Loop
Un’iniziativa promossa da FEVE che si pone l’obiettivo di raggiungere una media del tasso di raccolta europeo del vetro pari al 90% entro il 2030, in modo tale che sempre meno “vetro nuovo” venga prodotto.
Ciò sarà possibile se noi consumatori contribuiamo attivamente a svolgere una efficace raccolta differenziata per materiale. Le campane per la raccolta del vetro devono contenere solo bottiglie e vasetti, in modo che la qualità del rottame utilizzato per la produzione di nuovi contenitori sia ottimale e in grado di sostituire le materie prime originali.
E i risultati si vedono!
La produzione di vetro da vetro riciclato riduce l’inquinamento atmosferico del 20% e l’inquinamento dell’acqua del 50%.
Un bel vantaggio per tutti.